Il pagamento in contanti delle rate di acquisto di una casa fa scattare sempre la sanzione per violazione della normativa antiriciclaggio. Il divieto previsto dalla legge, infatti, fa riferimento all'intera operazione economica, con la conseguenza che non rileva la circostanza che ciascuna rata versata sia inferiore alla soglia di legge. Lo ha affermato la seconda sezione civile della Cassazione con la sentenza n. 15103 depositata in cancelleria il 22 giugno 2010 secondo la quale "in tema di sanzioni amministrative per violazione della normativa antiriciclaggio, il divieto di trasferire denaro contante e titoli al portatore per importi superiori a 12.500 euro senza il tramite di intermediari abilitati, fa riferimento al valore dell'intera operazione economica alla quale il trasferimento è funzionale e si applica anche quando detto trasferimento si sia realizzato mediante il compimento di varie operazioni, ciascuna di valore inferiore o pari al massimo consentito".
Corte di Cassazione - Sezione II civile - Sentenza 22 giugno 2010 n. 15103 - Presidente Settimj