Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7497 depositata il 30 novembre 2009, ha stabilito che “i vincitori di un concorso pubblico non hanno un diritto soggettivo incondizionato all’assunzione atteso che l’Amministrazione ha il potere di non procedere alla loro nomina o all’immissione in servizio” qualora sussistano valide e motivate ragioni di interesse pubblico che hanno fatto venir meno la necessità o la convenienza alla copertura dei posti messi a concorso, ed anche qualora, a maggior ragione, "sia sopravvenuto un intervento normativo che si sia posto come factum principis impeditivo di quella nomina o di quell’assunzione in servizio”. Nè, ha ulteriormente stabilito il Consiglio di Stato, l'aspettiva professionale del vincitore di concorso non assunto deve essere risarcita.