Con la sentenza della II Sezione civile della Corte di Appello di Firenze depositata il 22 giugno 2010, il Giudice del gravame fiorentino, ribaltando la decisione di prime cure, ha riconosciuto il risarcimento del danno ad una donna che, richiesto alla Azienda Sanitaria Ospedaliera l'esame istologico di una cisti ovarica asportatale, non ne ha ottenuto il risultato a causa di un malfunzionamento dell'apparecchiatura diagnostica. La Corte ha riconosciuto, in difetto della prova del caso fortuito da parte dell'ente, la responsabilità contrattuale dell'ASL per l'insorgenza nella donna di uno stato d'ansia, conseguente ad un periodo di tempo apprezzabile vissuto con il dubbio di una malattia tumorale, che ha impedito all'interessata di poter estrinsecare con normalità gli aspetti propri della persona e della vita di relazione con indubbia lesione del valore, costitutuzionalmente protetto, del diritto alla salute. La Corte ha liquidato, con valutazione equitativa, a carico dell'ASL un risarcimento del danno patito dalla donna nella misura di 10.000,00 euro.
Corte di Appello di Firenze - II Sezione civile - sentenza 22 giugno 2010 - Presidente De Simone