AL VIA L'ESAME DI AVVOCATO. LE TRACCE PROBABILI DEL PARERE DI DIRITTO CIVILE.

Tra qualche ora prende il via la maratona dell'esame scritto di abilitazione alla professione di avvocato (sessione 2009). Migliaia in tutta Italia (solo Napoli nè conterà circa 6.500) i giovani praticanti avvocato che si accingono a sostenere le prove scritte che, probabilmente per l'ultima volta, si svolgeranno secondo lo schema della redazione di un parere scritto su un quesito scelto fra due in materia civile, per oggi; in materia penale, per domani; e nella redazione di un atto giudiziario su un quesito scelto tra la materia civile, penale ed amministrativa, per giovedì.

Come noto, il progetto di riforma della professione forense prevede una verifica delle capacità acquisite dai candidati di tipo sostanzialmente diverso: maggior importanza dell'aspetto procedurale e più aderenza alla dicotomia derivante dalla specializzazione per materia, nella stragrande maggioranza dei casi già avvenuta nel corso del praticantato.

Il prossimo esame scritto sarà strutturato (in via transitoria per un quinquennio, salva una proroga biennale) sempre in tre prove: la redazione di un atto giudiziario di primo grado su un quesito in materia, scelta dal candidato, del diritto e della procedura civile, del diritto e della procedura penale, del diritto e della giustizia amministrativa; la redazione di un atto giudiziario di impugnazione su un quesito in materia, scelta dal candidato, del diritto e della procedura civile, del diritto e della procedura penale, del diritto e della giustizia amministrativa; la redazione di un parere motivato da scegliersi tra tre questioni in materia regolata dal codice civile, dal codice penale o dal diritto amministrativo.

Stamani, dunque, decine di migliaia di aspiranti avvocato si cimenteranno nella redazione di un parere motivato nella materia del diritto civile. Le questioni che potranno risultare oggetto dei quesiti civilistici posti ai candidati sono numerose, attesa la recente, non parca, produzione giurisprudenziale soprattutto delle Sezioni Unite della Cassazione. Elevate probabilità (per la natura stessa delle questioni trattate) avranno certamente la sentenza n. 553, depositata il 14 gennaio 2009, sulla netta distinzione dell'azione di recesso con ritenzione della caparra confirmatoria ed azione di risoluzione con richiesta del risarcimento dei danni; la recentissima sentenza n. 21658, depositata il 13 ottobre scorso, sulla necessità, ai fini dell'opponibilità ai terzi, dell'annotazione nell'atto di matrimonio della costituzione del fondo patrimoniale fra i coniugi (pubblicata in versione integrale su Observa Ius); la sentenza n. 9148, depositata l'8 aprile 2008, sulla parziarietà dell'obbligazione condominiale nei confronti dei terzi.

A tutti i candidati: buon lavoro !