La banca non può segnalare una società alla centrale rischi della Banca d'Italia per il solo fatto di avere i bilanci in perdita da diversi anni. Tanto, pur se l'istituto di credito ha proceduto alla segnalazione attenendosi alle istruzioni della Banca d'Italia relative alle sofferenze. Lo ha chiarito la prima sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza 12626 depositata in cancelleria il 24 maggio 2010 secondo la quale "l'apposizione a sofferenza implica una valutazione da parte dell'intermediario della complessiva situazione finanziaria del cliente e non può scaturire automaticamente da un mero ritardo di quest'ultimo nel pagamento del debito". In caso di illecita segnalazione, pertanto, la società ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non.
Corte di cassazione - Sezione I civile - Sentenza 24 maggio 2010 n. 12626 - Presidente Adamo