Con la sentenza n. n. 22081 depositata il 16 ottobre 2009, la Suprema Corte ha stigmatizzato la circostanza che la riforma del 2006 sull'affido condiviso ha sì contemplato espressamente il diritto dei nonni e degli altri familiari alla non interruzione dei rapporti con i bambini ma non assegna in concreto agli stessi alcun potere di azione. I nonni, pertanto, in mancanza di una norma espressa in tal senso, non sono legittimati ad agire in giudizio per invocare una modifica od una revisione del regime delle visite.