Saepius ventis agitatur ingens pinus
Più spesso viene agitato dai venti l’eccelso pino
Salus populi suprema iex esto
La salvezza del popolo deve essere la legge suprema
Salve magna parens frugum, Saturnia tellus, Magna virum
Salve, terra di Saturno, grande madre di biade e di uomini
Satis vixi, invictum enim morior
Ho vissuto abbastanza, poichè muoio invitto
Sedet aeternumque sedebit
Siede e siederà in eterno
Semel in anno licet insanire
Una volta all’anno è lecito impazzire
Semitam, per quam non revertar, ambulo
Io cammino per una via dalla quale non tornerò più indietro
Sequitur superbos victor a tergo Deus
Dio segue alle spalle i superbi
Servum pecus
Gregge servile
Sesquipedalia verba
Parole d’un piede e mezzo, cioè paroloni lunghi
Sibi non cavere et aliis consilium dare stultum
Non provvedere a se stessi e pretendere di consigliare agli altri, è cosa stolta
Sic itur ad astra
Così si va alle stelle
Sic, sic, iuvat ire sub umbras
Così, così devo scendere fra le ombre
Sic transit gloria mundi
Così passa la gloria del mondo
Si fractus illibatur orbis impavidum ferient ruinae
Anche se il mondo cadesse a pezzi, le sue rovine mi colpirebbero impavido
Si mihi difficilis formam natura negavit, ingenio formae damna rependo meae
Se la natura matrigna mi ha negato la bellezza, con l’ingegno supplisco ai difetti della mia forma
Sine causa
Senza motivo
Sine die
Senza (fissare) il giorno, la data
Sine ira et studio
Senza prevenzione e partigianeria
Si parva licet componere magnis
Se è lecito paragonare le piccole cose alle grandi
Sine qua, non (sott. Conditio)
Senza la quale, no
Sit … sermo vester: est, est; non, non
Sia … il vostro parere: sì, sì: no, no
Sit tibi terra levis
Ti sia la terra leggera
Si vis me flere, flendum est primum ipsi tibi
Se vuoi che io pianga, devi piangere prima tu stesso
Si vis pacem, para bellum
Se vuoi la pace, prepara la guerra
Solent mendaces luere poenas malefici
I bugiardi sogliono pagare il fio del male che fanno
Solet a despectis par referri gratia
I disprezzati spesso rendono pan per focaccia
Sol lucet omnibus
Il sole risplende per tutti
Spes sibi quisque
Ciascuno (sia) speranza a se stesso
Spes ultima dea
La speranza (è) l’ultima dea
Spiritus ubi vult spirat
Lo spirito spira ove vuole
Statu quo
Nella condizione in cui (si trova)
Stude sapientiae
Ama lo studio
Studia adolescentiam alunt, senectutem oblectant
Gli studi alimentano la giovinezza e rallegrano la vecchiaia
Stultorum infinitus est numerus
Il numero degli stolti è infinito
Stultum consilium non modo effectu caret, sed ad perniciem quoque mortales devocat
Un consiglio stolto non solo non ottiene buoni risultati, ma anzi mena gli uomini alla rovina
Sub iugum miserunt
(Li) fecero passare sotto il giogo
Sub lege libertas
La libertà sotto la legge
Successor est missus
Fu mandato il successore
Successus ad perniciem multos devocat
Il successo apre a molti la via alla perdizione
Successus improborum plures allicit
La fortuna dei malvagi è una brutta seduzione per molti
Sufficit diei malitia sua
A ciascun giorno basta la sua pena
Summum ius, summa iniuria
Eccesso di giustizia, eccesso d’ingiustizia
Sunt lacrimae rerum
Vi son lagrime per le (nostre) disgrazie
Supremum vale
Addio per sempre, o Addio per l’ultima volta, o L’ultimo addio
Sursum corda!
In alto i cuori!
Sustineas tibi habitu esse similes, qui sint virtute impares
Sopporta che ti siano pari nella dignità, quelli che sono da meno di te per valore
Sutor, ne supra crepidam!
Calzolaio, non oltre la scarpa!
Suum cuique decus posteritas rependit
I posteri rendono a ciascuno il proprio onore